loader-logo

Trend del vino (e non solo) nel 2025

Ogni anno a dicembre si susseguono report ed articoli su previsioni, tendenze emergenti, idee innovative che secondo gli esperti potrebbe definire i mesi futuri. Questo accade anche per il settore vino: quali saranno i trend del vino (e non solo) nel 2025? Ho cercato di raccogliere in questo articolo su Vivo di Vino, le informazioni e gli spunti che ho letto negli ultimi mesi su varie testate, tra cui: Drinks Retailing News, LinkedIn Notizie, Waitrose Food & Drink report 2024-25, Wine News, Gambero Rosso, IWSR, Food Affairs, vari post Instagram e web in generale.

Ovvio che non invento nulla, mi pare molto interessante però fare il punto su quelli che secondo me sono i trend del vino (e non solo) nel 2025, in questo marasma di dati e fonti anche molto diverse tra loro. Provo a fare ordine e spero che sia utile anche per voi!

Cosa aspettarsi dal mercato e dai consumatori

Il mercato del vino rimane molto fragile a causa soprattutto dei fattori climatici. La produzione del 2024 è in leggera diminuzione, ma cala del 7% se si considerano gli ultimi 5 anni. Migliora la Spagna e l’Italia, anche se con limitazioni di quantità al Sud, in particolare in Sicilia. Peggiora la Francia , con un calo del 10%, e il Portogallo, con volumi a -3%.

Cresce il consumo del vino spumante, così come la tendenza ad un consumo moderato e salutistico ora ancor più accettato socialmente. Il vino viene sempre di più consumato a casa e meno al ristorante, mentre aumentano anche le occasioni d’uso più informali.

In generale si beve meno vino. Sicuramente nei mercati chiave (storici!) come la Francia (-2.4%), l’Italia (-2.5%) e la Cina (-24.7%), ma in controtendenza osserviamo alcuni mercati emergenti, come la Romania (+20%) e il Brasile (+11%).

Qui di seguito alcuni trend del vino (e non solo) da considerare per il 2025 per rimanere competitivi in un mercato eterogeneo e variabile.

Trend del vino nel 2025

Sostenibilità

E’ la parola chiave per differenziarsi! Include vari concetti, come la responsabilità ambientale, sociale e aziendale. E’ sostenibilità a 360 gradi. E’ una priorità per molti produttori di vino che vogliono investire su prodotti con un impatto positivo sulla società, sul pianeta e sulle persone. Ne sono un esempio le certificazioni richieste con maggior frequenza (VIVA; Biodiversity, Equalitas, ecc.) e la riduzione di emissioni di CO2 dichiarate in etichetta o sostenute da un alleggerimento del packaging (bottiglie più leggere, carte e tappi riciclati, bottiglie capsule-free per eliminare plastiche in eccesso)

Vino NO/Low Alcol

Senza alcol o a bassa gradazione alcolica: questa è la scelta consapevole dei consumatori moderni, soprattutto Millennials e Gen Z. Nel 2025, si prevede che la quota di mercato di questi prodotti salirà al 20%, trainata dalla richiesta di esperienze di degustazione più leggere e salutari. Questa tendenza è particolarmente forte negli Stati Uniti, dove si prevede un incremento annuo del 7% nella vendita di vini con gradazione alcolica ridotta, in linea con il generale aumento della domanda di prodotti “better for you”.

Zebra striping

La tendenza al bere moderato e all’orientarsi verso vini e bevande analcoliche può essere riassunto secondo me in questo brillante concetto (non mio ma che prendo in prestito): Zebra striping! Vale a dire il concetto di alternare bevande alcoliche e non, nelle varie occasioni d’uso. Pierpaolo Petrassi (Master of Wine) conferma: “The way customers consume alcohol has changed, where once a session meant parking yourself in a pub for hours, now it’s becoming more syncopated with food and a variety of different drinks that may or may not contain booze.” Dunque, si può considerare un cambiamento strutturale? Io credo di sì, sempre più consumatori “provano” vini no/low e hanno a disposizione una varietà così complessa di scelte che li porta a cambiare e appunto… provare!

Less but better

La tendenza è sì di bere meno, ma bere meglio! I consumatori sono più inclini a spendere per una bottiglia premium, soprattutto in termini di regalistica, ma anche per auto-regalarsi una esperienza di qualità. Questo è un punto positivo per i brand più riconosciuti, percepiti come un buon investimento e un lusso che ci si può permettere. E anche qui si pone l’accento al tipo di esperienza da vivere!

Digitalizzazione

La pandemia ha accelerato la transizione digitale anche per il settore vinicolo, con una crescita media annua del 15% dell’eCommerce. Entro il 2025, si stima che il 30% delle vendite di vino in Italia avverrà online, grazie a piattaforme di eCommerce e alle partnership con app di consegna specifiche per il vino. Questo cambia anche il rapporto con la tecnologia e le interazioni coi brand: l’esperienza dei clienti è al centro, deve essere sempre più coinvolgente, veloce e risolvere problemi. Le aziende devono saper cogliere queste nuove dinamiche e rispondere alle esigenze di una generazione che desidera maggiore libertà e personalizzazione nelle proprie esperienze di acquisto.

Packaging alternativi

Sulla scia del concetto di sostenibilità, tutto ciò che è environmentally friendly sul packaging del vino è ben visto! Parlo di vino in bag in box o in lattina ad esempio. Sicuramente sul vino in bag in box si dovrebbe cambiare modello comunicativo, “normalizzare” questo tipo di contenitore, un pò come fa Caviro con il Tavernello in brick: geniali!

Per quanto riguarda le lattine: in Italia siamo ancora forse un pò scettici a riguardo, ma in mercati come il Regno Unito, questo segmento sta crescendo alla grande (17% in più dal 2023 al 2024), con un’offerta che non riguarda solo i vini ma anche i cocktails in lattina.

Diversità territoriale

L’enoturismo è destinato a crescere ulteriormente nel 2025, con un aumento stimato del 8% degli arrivi internazionali nelle cantine italiane. La diversità delle varietà autoctone e delle microregioni italiane è un punto di forza che attira turisti enogastronomici e amanti del vino da tutto il mondo, desiderosi di esplorare le produzioni locali e le tradizioni vitivinicole.

 


Informativa

Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per ottimizzare la navigazione e i servizi offerti. Cliccando il pulsante accetta si acconsente all’utilizzo dei cookie ma si ha il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrire un’esperienza migliore. Per informazioni sui cookie utilizzati in questo sito visita le pagine dedicate: cookie policy – privacy policy