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Intervista al viticoltore Paolo Francesconi

Condivido con voi la breve intervista al viticoltore Paolo Francesconi, una conversazione interessante nata durante la visita alla sua Azienda Agricola a Faenza. Vi ho già parlato di lui e la sua Albana su Vivo di Vino, potete trovare gli articoli qui: “Degustazione di Albana: Arcaica di Paolo Francesconi” e “Le 5 cantine da visitare in zona Faenza“.

Una persona pacata e disponibile, un vero artigiano del vino, uno di quelli che il vino lo fa ancora con le mani. In tutti i sensi! Sono sempre affascinata dalle storie di chi vive con così tanta passione tutto il ciclo di produzione: dalla vigna, in cantina e fino alla bottiglia. Ecco di seguito l’intervista al viticoltore Paolo Francesconi.

intervista a paolo francesconi

Qual’è il primo ricordo che hai legato al vino?

Ricordo quando da piccolo mio babbo mi dava da assaggiare il vino allungato con l’acqua, pratica molto diffusa in Romagna tra le famiglie in campagna. Era un sapore strano, diverso. Non era acqua, ma nemmeno vino!

Quando hai iniziato a fare il viticoltore?

Nel 1993 ho fatto la mia prima vendemmia, mentre la mia prima bottiglia è nata nel 1997.

Quali sono i vini di cui sei più orgoglioso?

A livello di premi ricevuti, direi il mio sangiovese Limbecca che ha ottenuto i Tre Bicchieri del Gambero Rosso nel 2010, 2011 e 2014. A livello personale, soprattutto i bianchi. Ho sempre pensato che la Romagna fosse una zona di rossi, invece i bianchi danno grandi soddisfazioni ultimamente.

Come vedi la prossima annata 2020?

Secondo me sarà un’annata molto bella: ci sono similitudini con l’annata 2017 quest’anno, con molto caldo sia di giorno che di notte. Ma nel 2017 la produzione non è stata altissima, mentre quest’anno si prospetta una buona quantità e pure un’ottima qualità.

Dov’è il futuro del vino secondo te?

Si va erso la semplificazione: vini meno alcolici, uso del tappo a vite, ma anche verso i prodotti di nicchia, per alcuni.

Perchè un amante del vino dovrebbe venire a trovarti?

Perchè ogni vigna ha un suo perchè, che viene tradotto dalle diverse interpretazioni del vino. Io faccio il vino in un modo, il mio vicino in uno completamente diverso.

Sei un viticoltore. Guardandoti indietro, lo rifaresti?

Sì, perchè grazie a questo lavoro mi posso esprimere. Ho capito cosa fare e come farlo col tempo, piano piano e sperimentando. Non è solo un lavoro, diventa la vita. E’ un BEL lavoro!

Conclusioni

Ringrazio tantissimo Paolo per la disponibilità e il suo tempo. Anche per aver condiviso con noi una parte della sua vita: racconti e vino, un connubio perfetto!

Intervista a Paolo Francesconi

 

 


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