Cari amici, in questo nuovo articolo di Vivo di Vino affronteremo l’argomento relativo ai bicchieri da vino, nelle varie dimensioni e tipologie. Lascio la parola ai preziosi consigli della mia amica sommelier Pamela Giordano, la quale già aveva condiviso con noi spunti e suggerimenti sulla temperatura di servizio del vino, in questo articolo: La temperatura di servizio: i consigli della Sommelier.
Non tutti sanno che la scelta del bicchiere in cui degustare è importante. E’ uno strumento davvero utile per esaltare le caratteristiche del vino stesso e fa parte dell’esperienza. Le dimensioni dunque contano in questo caso! E variano a seconda della tipologia di vino ovviamente. Qui di seguito tutti i dettagli, spiegati dalla Sommelier.
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Bicchieri da Vino: i consigli della Sommelier
Eccomi di nuovo qua con un altro piccolo viaggio all’interno del mondo del vino, così vasto e pieno di curiosità. Questa volta non introdurrò l’argomento con un aneddoto, ma con una citazione che mi è piaciuta tantissimo: “Il vino è poesia imbottigliata“. Per me non c’è modo migliore per descrivere in modo breve e chiaro il vino.Credo quindi che questo prezioso nettare, prodotto con tanta fatica, passione, che deve trasmettere emozioni, gusti e profumi, vada servito e apprezzato nel bicchiere giusto.
Per molti può sembrare bizzarro o forse eccessivo, ma l’importanza del calice è fondamentale: quello corretto può davvero mettere in risalto le caratteristiche del vino. La sua forma e la sua apertura è determinante nell’influenzare la capacità di percepire i profumi e i sapori. Da queste considerazioni, si apre un vasto argomento che riassumeremo in modo che possa essere utile nel quotidiano.
La forma del calice
Tulipano, Renano, Borgogna, Baloon, Flûte: queste sono alcune tipologie di bicchieri da vino, che avrete forse sentito dire. La regola generale è preferire l’utilizzo di bicchieri in cristallo, per meglio apprezzare i colori del vino. Infatti, questo a differenza del vetro, contenendo ossido di piombo, ha una trasparenza e una lucentezza molto più raffinata.
Un vino giovane, con un modesto impatto olfattivo e profumi che virano su toni floreali, nonchè ricco di acidità, deve essere servito in un calice con bevante non molto ampio, questo per agevolare il sottile bagaglio odoroso. Mi riferisco ai vini bianchi, rosati e alcune tipologie di rossi. Un esempio di calice adatto in questi casi può essere il Tulipano, elegante e leggero nelle sue forme. Un vino bianco più strutturato e complesso, come ad esempio lo Chardonnay, il Sauvignon Blanc o i Trebbiani invecchiati, che presentano profumi più intensi, morbidi al palato ed evoluti, vorranno un bicchiere di più grandi dimensioni e con una luce che permetta agli aromi di liberarsi. Il modello Renano è perfetto.
Per i vini rossi di media struttura è consigliato il Borgogna, con stelo mediamente più alto e un’ampiezza maggiore, per apprezzare i profumi e le sfaccettature dei colori. Abbiamo poi il Ballon classico, più basso e panciuto per vini rossi morbidi ed equilibrati, di quelli che ad ogni sorso ti scaldano l’anima. Provate ad infilarci dentro il naso (la sua forma invita molto a farlo!) e chiudete gli occhi: sarà come fare un viaggio emozionale meraviglioso.
- Calice Borgogna per rossi di media struttura
- Calice Ballon per rossi importanti (e per Cocktail anche!)
Esistono poi anche bicchieri più rari e di grandi dimensioni, come il Grand Ballon, adatto a vini rossi di lungo affinamento. Quei vini in cui si ritrovano note speziate, di caffè, di legno, gli aromi del “tempo che passa” e del vino che parla di sè. Questi bicchieri esaltano ed espandono in maniera perfetta le loro essenze.
È facile intuire il concetto secondo cui scegliere: più aumenta la struttura, la personalità e la ricchezza del vino, più il calice dovrà essere ampio. E i vini spumanti? La forma più commerciale e più vista per la bollicina è il famoso Flûte: stretto e lungo, appositamente studiato per poter apprezzare in maniera diretta e non dispersiva le bollicine e i profumi che da esse ne fuoriescono. Più aperto, il calice a coppa è destinato alla degustazione di vini spumanti aromatici, come ad esempio il Moscato. Questa forma è stata proprio studiata per apprezzare a pieno l’ampio bouquet degli aromatici.
Infine, ultimo ma non meno importante, abbiamo il calice da passito: nettamente più piccolo come dimensione, sta ad indicare un servizio più ridotto del vino, per via della sua alta gradazione. Il corpo di questo bicchiere è ampio con l’apertura stretta per favorire sia lo sviluppo degli aromi, che la loro concentrazione al naso.
Quantità di vino nel calice
Aggiungo una noziona a me molto cara, che trovo anche interessante. Il servizio del vino deve seguire alcune regole per una migliore degustazione. Mi riferisco alla quantità nel calice. Il bicchiere di vino non va mai riempito totalmente: non è elegante e non facilita nemmeno la roteazione del vino, e di conseguenza le particelle odorose non si liberano come dovrebbero.
In base alla tipologia di vino, vi riporto le quantità consigliate:
- Vini giovani: la quantità di vino non deve superare i 2/3 o la metà del volume del bicchiere.
- Di media evoluzione: fino a 1/4 -1/3 del bicchiere.
- Importanti e affinati: 1/6 -1/7 del bicchiere, considerando anche le sue grandi dimensioni.
- Capovolgiamo lo schema per gli spumanti nei flûte, perché qui andiamo a riempire fino ai 4/5 del calice.
Interessante vero? Provate anche a casa se notate differenze nella degustazione.
Le nozioni sarebbero tante altre e considerate che gli studi per una migliore degustazione di vini pregiati continua ed è in continua evoluzione. Spero che queste informazioni di base possano essere utili e interessanti, almeno per cominciare a bere nei calici giusti!
Per concludere
Ringrazio moltissimo Pamela per tutte le informazioni sui bicchieri da vino, ma soprattutto per aver condiviso con noi i suoi utlissimi consigli. Spero siano utli anche a voi. d’ora in poi non potete più sbagliare! Anzi, fare bella figura a cena con gli amici o durante una degustazione, non sarà più un problema.
Per finire in bellezza, vi lascio anche questa immagine che trovo molto chiara ed efficace per chi, come me, ha una buona memoria visiva. E’ stata tratta da questo sito, ed è una guida grafica per sopravvivere nel mondo dei calici da vino 🙂